mercoledì 14 gennaio 2009

Magic Moments

Stamattina non ce l'ho proprio fatta ad alzare le lenzuola. In realtà l'avevo già deciso ieri sera poco prima di mettermi a letto che non ce l'avrei fatta e così è stato. Il proposito era quello che se fosse successo mi sarei comunque svegliato presto per prendermi un po' di tempo libero. Quello che ho fatto invece lo lascio immaginare.
Un tempo avevo la cara vecchia abitudine di regolare progressivamente la sveglia un quarto d'ora prima, col risultato di ottenere progressivamente un quarto d'ora in più. Mi spiego meglio. Per me non è importante quanto presto apro gli occhi, ma quanto tempo posso rubare dal momento in cui li schiudo per la prima volta. Quindi prima una sveglia suona, più tempo ho per rotolare le chiappe sotto il caldo del piumone. Ma dopo Natale tutto è cambiato. I miei, probabilmente conoscendo i miei ritmi malsani, hanno pensato di regalrmi una sorta di cellulare “professionale”, mettendo fine ai miei giochi rotolanti. Su quest'aggeggio diabolico c'è addirittura la possibilità di regolare la sveglia sui soli giorni lavorativi, giusto per capire quant'è job oriented.
Ma a differenza della mia vecchia cabina le cui campane potevano essere rimandate all'infinito con intervalli di un quarto d'ora, col cellulare-che-si-prende-cura-del-tuo-datore-di-lavoro il tintinnio si ripete ogni cinque minuti e può essere “posposto” solo per mezz'ora, dopo di che l'unica opzione è “termina”, tradotto: “mo so' cazzi!”.
Ora mi godo il momento col mio bel 45 giri di
Magic Moments del mitico Perry Como. Perchè stamattina solo una piccola battaglia è stata vinta, ma la guerra fino alla pensione è ancora lunga.


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