7 Giugno 2008 - Ho preso un po’ di vecchi dischi e li ho sparsi sul letto. I miei dischi sono la mia vita fin qui. Ricordi ed emozioni che si intrecciano.
Avevo 15 anni quando mio padre comprò lo stereo col lettore cd e io con i primi soldini andai a comprare subito un disco. Mandavano per radio un pezzo dei Metallica che mi piaceva tanto, quindi comprai l’album dei Metallica dove c’era quel pezzo. L’ho perso quel disco, chissà a chi l’ho prestato, ma da quel momento la mia vita cambiò. Ricordo i pomeriggi interi attaccato alle casse con la mia chitarra immaginaria. Muovevo le mani alla cazzo, fantasticando. Mi vedevo coi capelli lunghi, gli anelli alle dita e i mega amplificatori alle spalle. Mi sentivo una specie di metallaro, ma solo dentro perché fuori vestivo Benetton.
Lo stereo a palla e dopo due settimane si ruppero le casse. Ricordo un pugno sulla schiena. Mio padre non la prese bene. Come dice Giorgio “è mussica metallica” e forse non era per me.
Poi comprai un disco dei Pink Floyd e una chitarra da 100 mila lire. E la mia vita cambiò di nuovo.
Ora ascolto Wish you were here proprio come dieci anni fa e rimetto a posto i dischi.
domenica 14 dicembre 2008
Wish You Were Here
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interessante 'sto diario.
RispondiEliminati linko, salvato'.
s.
http://www.cartescoperte.splinder.com
Ma tu se propio un GAFAPASTA con questo post. Bello, molto bello.
RispondiEliminaUn bacione. (Andrea .raggazza)
grande skuagghia!
RispondiEliminafinalmente inizi a scrivere sul web. mi piace sto blog e lo trovo molto più divertente e utile di quello sull'ipocondria :D
ps. avviso i tuoi futuri fans che sono il tuo primo lettore tramite feed rss.
ci linkiamo presto!
saluti musicofili
diego