martedì 6 gennaio 2009

Agoraphobia

Durante le feste non riesco mai sfuggire alla morsa dei parenti.
Come ogni parente medio anche i miei si ammucchiano intorno ad un tavolo per ingozzarsi avidamente, facendo finta di essere una famiglia di quelle della Mulino Bianco.
Consuetudine vuole che dopo uno screening della mia faccia per capire se sono ingrassato o dimagrito, felice o stressato, qualcuno inizia a guardarmi fisso e dopo due minuti lancia la domanda: "salvatò, quindi tu che stai facendo adesso?". Quasi come dire: “non mi dire che fai ancora il parassita con la scusa dello studio!”.
Gli altri di conseguenza entrano nel gioco e rilanciano con varianti sarcastiche del tipo: "quindi mò vacanza?!" oppure "ti stai rilassando in questi giorni?".
E io da copione: “sto aspettando delle risposte”.
Parte così un brusio generale nel quale si distinguono risatine e brevi schiamazzi spezzati dal consueto e odioso "ti stai facendo grande ormai!".
Quell' "ormai" significa che per loro non ho più speranze ed è giunto anche per me il momento di sprofondare in una vita noiosa fatta di cazzi degli altri e feste in famiglia.
Con le dovute eccezioni, ogni parente medio pretende di conoscere la tua vita solo per il fatto di essere tale, quando invece tale rimane: un tale.

Per fortuna le feste sono finite e domani si ricomincia. Nel frattempo mi ascolto
Agoraphobia dei Deerhunter e mi ingozzo di Pan di Stelle.


2 commenti:

  1. Grande Salv, ti sei dimenticato di metterci "Mi ricordo quando eri alto così!"

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  2. Caro Salvatore,
    hai tutta la mia solidarietà e comprensione!
    Ma il fatto è ke quell'"ormai" io comincio a dirmelo anke da sola...
    Ormai le mie amiche lasciate al paese (con una certa punta di orgoglio) hanno tutte una vita non fatta di libri, stage, incertezze e dipendenze ma ricca di bambini e piccole vere soddisfazioni...Non sono pentita delle mie scelte: vorrei solo, ormai cominciare a vedere i risultati...ti abbraccio mangiando cuordimela

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